I negozi di corso Vittorio Emanuele II, in un sabato di apertura della stagione dei saldi, è il terreno di caccia prediletto dal “wannabe-rich” (anche donna). Dopo essersi svegliato all’alba per le operazioni di infighettamento, ha atteso per quasi un’ora di fronte al negozio chiuso, perchè non si è ricordato che l’apertura era prevista per le 10:00.
Al momento dell’apertura delle porte, si è fiondato dentro come un missile, raccattato una trentina di capi vari (i primi che gli sono passati tra le mani) e si è lanciato verso i camerini, salvo poi scoprire, dopo 20 minuti di coda, che sono ammessi solo 5 capi alla volta.
I prezzi “in saldo” sono da far girare la testa. 75-90 euro per un jeans, 30-40 euro per una maglietta, per non parlare di scarpe ed accessori.
Eppure li vedi li, con il sorriso stampato in faccia come fossero cinque dita, con gli occhiali di Armani (rigorosamente indossati, all’interno del piano interrato di H&M), ipod shuffle (indossato ma rigorosamente spento, che si scaricano le batterie), tracolla di Luis Vuitton, maglietta Versace, catenella al colo “D&G” con orologio incorporato, scarpe Nike nuove di pacca (acquistate apposta per l’occasione?).
E io a rodermi il fegato. Perchè con un battesimo alle porte Laura ha deciso di acquistare qualcosa “in centro” (perchè lo sa lei :P), e io mi devo fare (tutte) le file ai camerini, entrare ed uscire dai negozi più disparati, alternativamente indignato dai prezzi, dalla gente, dalle code, dai prodotti.
Ma che senso ha?
Ha lo stesso senso del sottoscritto in giro per acquistare vestiti e regalo di matrimonio per un amico e collega di lavoro, na tragedia! 😀
saldi anche qui 🙂
Io da H&M non ci posso mettere piede. Non hanno nulla della mia taglia, il che mi fa incazzare terribilmente, perché dellevolte hanno anche delle cose a buon mercato.
Eppure non sono abnorme, ma pare che i capi siano centrati sulla figura dell’adolescente alla MTV, magro discretamente atletico e alto 1,70.
Clonati.