Eccoci arrivati ad un classico della cultura del tè, il giapponese Sencha.
Il Giappone è da molti considerato uno dei maggiori (soprattutto a livello qualitativo) produttori di tè a livello mondiale, e non a torto. C’è però da far notare come non vi si produca altro che tè verde e che la stragrande maggioranza della produzione nazionale venga più consumata sul mercato interno.
I giardini giapponesi si caratterizzano tra l’altro perchè le piante vengono tenute basse, a ‘mo di cespuglio, e lavorate “a onde” rendendo particolarmente gradevole l’aspetto del giardino nel suo insieme.
Il Sencha è sicuramente il più comune tra i tè giapponesi: rappresenta infatti oltre il 75% della produzione nazionale ed è di gran lunga il più apprezzato dai giapponesi stessi (nonostante il periodo utile per il raccolto sia la sola primavera inoltrata, quasi fino all’estate). La lavorazione di questo tè è davvero caratteristica: come tutti i tè verdi, il Sencha viene inizialmente riscaldato rapidamente (tramite torrefazione a vapore, secondo il metodo giapponese appunto) per inibire il processo di ossidazione della foglia essiccata. In seguito, la foglia viene lavorata (ancora a mano nelle varietà piu pregiate) ed arrotolata fino a diventare simile ad un ago di pino.
Il colore in tazza è di un giallo paglierino tendente leggermente al verde, mentre il sapore è molto delicato, leggermente amarognolo e fruttato (per questo va zuccherato pochissimo!). Davvero ottimo.
Saprebbe dirmi le proprietà del te sencha?
Grazie
Così su due piedi onestamente no 🙂
Si trova in erboristeria anche aromatizzato con cannella e scorzette di arancia. Posso consigliarlo!