Youtube è ormai da parecchio tempo nell’occhio del ciclone. Come qualsiasi altro repository di media (e i blog saranno il prossimo passo), può presentare informazioni di dubbio gusto, quali video di “bullismo” o di auto lanciato ad oltre 200 km/h su strade impervie o trafficate.
E cosi, visto che a vedere come va il mondo ci si spaventa, ecco che sia Bush che Tony Blair chiedono (o fanno chiedere ai propri tirapiedi) che questi video vengano rimossi preventivamente (come, non è affar loro: fosse per loro chiederebbero di andare a piedi su Plutone e che qualcuno si dia anche una mossa a fornire la soluzione tecnica) in modo che non “arrechino danni alla società ed ai ragazzi che frequentano YouTube”.
Dopo averlo però sfruttato per i propri porci comodi, nessuno si è chiesto il perchè di quei video? Non sarà forse l’assenza di una politica seri, a livello mondiale, che porta i ragazzini più “entusiasti” a comportarsi in modo indecente? Non saranno gli scarsi poteri e mezzi consegnati nelle mani degli insegnanti? Non saranno i nulli investimenti nell’istruzione? Non saranno le scuole fatiscenti? I programmi paleolitici?
Che ognuno si prenda le proprie responsabilità, invece di nascondere ciò che non si vuole vedere sotto il tappeto: che Blair si prenda la responsabilità dello stato della scuola in Inghilterra, che i ministri italiani lo facciano per l’Italia, che la Chiesa ed i suoi continui attacchi al mondo omosessuale si prenda la responsabilità (parziale quantomeno) del suicidio del giovane Matteo.