Forse è meglio cosi…

E’ da ieri sera che ci penso. Ho cercato di placare il mio “animo ribelle”, di comprendere. Non ci sono riuscito che in parte. Trovo profondamente stupido rischiare di giocarsi l”unico governo decente possibile dopo 1 anno. Trovo d’altra parte corretto che si possa dissentire dalla posizione di governo anche trovandosi all’interno della maggioranza, ma queste sono questioni che vanno chiarite prima di andare al voto, soprattutto in un luogo delicato come lo è il Senato.

Non voglio demonizzare nessuno, sia ben chiaro. In questo momento, creare demoni, non serve a nessuno, tanto meno al governo che è stato, ancor meno al governo che sarà.

Perchè un governo (ed un governo di centro-sinistra, sarà). Ora però si tratta di definire gli equilibri all’interno del nuovo governo, capire chi prenderà cosa. Sicuramente per le circostanze in cui il “Prodi” è caduto, ci sarà meno spazio per la “sinistra radicale”, nel “Prodi-bis”. Forse assisteremo ad una allargamento al centro, magari davvero “inglobando” qualche tiratore libero dell’UDC, di quando in quando (sic.).

Ma la cosa che ha ispirato questo post (e questo titolo) è che forse, questa volta, ci voleva. C’è un vecchio detto che dice “ciò che non ammazza ingrassa”. Ritengo che non sia mai stato vero quanto ora. Analizziamo la situazione: fino a qualche giorno fa, avevamo una maggioranza costantemente divisa. Divisa sui PACS, divisa su Vicenza, divisa sull’Afghanistan, divisa sulla finanziaria, divisa sulle pensioni, divisa sui rapporti tra Stato e Chiesa.

Ora tutti hanno toccato con mano cosa vuol dire tirare troppo la corda. La corda si è sfilacciata, è andata vicino a rompersi, ma sembra reggere. Se reggerà fino a sabato, sono sicuro che tutti avranno un occhio di riguardo in piu verso la salute della stessa. Magari coglieranno altre occasioni per discutere e confrontarsi, per uscire con una posizione unanime (interessante da questo punto di vista il 12° “punto fermo” richiesto da Romano Prodi).

Che sia la volta buona che un governo di centro-sinistra pensi a governare per 5 anni, anche a costo di piccoli compromessi da parte di tutti, anzichè darsele di santa ragione per poco meno di 12 mesi? Che questa crisi di governo porti a riconoscere in Prodi quel leader che Bernusconi rappresentava nell’ultimo governo di centro-destra? E’ possibile che da domani Prodi goda di un’autorevolezza ed un’autorità sul governo stesso, tale da consentirgli di fare in buona fiducia il lavoro che è stato previsto per questi 5 anni, magari con la speranza di raccogliere anche qualche frutto, nel momento in cui la gente cominciasse a vedere davvero i miglioramenti che i sacrifici di oggi porteranno nel prossimo domani?

Sono piu fiducioso di ieri.

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4 pensieri su “Forse è meglio cosi…

  1. Stefano

    Riporto qui un mio commento su un forum:

    Cosa è successo lo abbiamo visto tutti. Giusto una considerazione:

    – I verdi si sono giocati la TAV
    – I comunisti si sono giocati il ritiro dell’esercito
    – I radicali si sono giocati i PACS
    – La sinistra moderata si è giocato lo stop della riforma delle pensioni

    In pratica il ritorno in piena regola della Democrazia Cristiana

    Rispondi
  2. alt-os Autore articolo

    Io credo che quei 12 punti indicati da Prodi siano in realtà un minimo di cose che devono essere fatte ad ogni costo.
    Io ci avrei aggiunto la riforma elettorale, ma sono convinto che l’intento generale sia comunque quello di rispettare il programma stilato in campagna elettorale. Oltretutto una serie di progetti di legge (vedi quello sui DICo, che condivisibili o meno restano pur sempre una specie di PACS) sono già intavolati e non credo proprio che all’interno della maggioranza ci sia l’intento di affondare tutto.
    Sicuramente il fatto di avere Follini in maggioranza non farà un gran bene alla già instabile situazione della parte “sinista” della maggioranza…

    Rispondi
  3. Stefano

    I punti da me citati sono proprio quelli scritti ( e/o sottintesi)

    – TAV

    “3. «Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione). Impegno sulla mobilità sostenibile»”
    = TAV si fa.

    – Ritiro dell’esercito

    “1. «Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all’estero».”
    = Eserciti rimangono dove sono ( e appoggio ONU e NATO )

    – PACS

    Non è citato nei 12 “comandamenti”.In compenso il voto di fiducia ( e di appoggio ) di Follini è strettamente legato all’esclusione di provvedimenti in questo senso,stessa cosa per Mastella.
    Personalmente non credo che i DICO passeranno al senato.

    – Riforma pensioni

    “8. «Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l’impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l’unificazione degli enti previdenziali».”
    = La riforma si fa.

    Se questo è il risultato di meno di un anno di governo…

    Rispondi
  4. Epper

    Se sia meglio o peggio di prima ancora non lo so… Magari fra 2 settimane si potrà azzardare qualche previsione…

    Per ora posso ritenermi soddisfatto del 10° punto:

    10. «Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate».

    Speriamo sia la volta buona 😀

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