Fassino: il governo è in affanno – Corriere della Sera

Fonte: [Fassino: il governo è in affanno – Corriere della Sera]
Ritiene ci sia un’ingerenza della Chiesa?
«Non ho mai capito la denuncia di un’ingerenza: è priva di senso per chi ha una cultura liberale. Non chiedo mai ad un altro di tacere, né cerco di inibire un pensiero. Non lo chiedo, né voglio mi si chieda. Ma so che il punto di vista dello Stato e della fede sono diversi, e che devo tenere conto dell’aspetto religioso: soprattutto in un Paese come il nostro a grande maggioranza cattolica. È così che si possono evitare le lacerazioni».
La accuseranno di minare la laicità dello Stato.
«Al contrario, la sto esaltando: per me, la laicità è la capacità di far convivere una pluralità di opzioni, di perseguire soluzioni condivise che riconoscano la libertà dei cittadini. Senza forzature che il più delle volte sono strumentali e possono rivelarsi pericolosi boomerang».

Onorevole Fassino, mi permetta un appunto. Il problema qui non sta nella volontà della Sacra Romana Chiesa di esprimere il proprio punto di vista. Ci mancherebbe altro. La Chiesa ha il dovere, non il diritto, di esprimere il proprio parere ed attuare quel ruolo di guida nei confronti dei propri credenti.
Quello che però la Chiesa non ha il diritto di fare, è fare pressioni per far si che questo “parere” di “guida” diventi legge. Cosi come sulla legge per il divorzio, da loro tanto osteggiata, la legge sulla “fecondazione assistita” ieri e quella sulle “coppie di fatto” oggi, non c’è alcun obbligo di dover applicare le normative proposte. Si tratta solamente di garanzie.
C’è la garanzia che un matrimonio che non funziona possa sciogliersi. Ci sarebbe la garanzia che una famiglia che non può avere figli possa averne, e magari che siano sani. Ci sarebbe la garanzia, per persone che convivono (non necessariamente tutti omosessuali, onorevole, pensi alle coppie che ancora in giovane età non possono permettersi il sacrificio economico che un matrimonio comporta!) possano portarsi reciproco aiuto con la garanzia della legge dalla propria parte.

I credenti cristiani cattolici, seguendo l’indicazione della propria Chiesa, rifiuteranno queste garanzie, in nome della fede, ed andranno tranquillamente avanti nella fede. Si chiama “libero arbitrio” ed è alla base della fede stessa. Se le leggi fossero ispirate al principio di non consentire “di far peccato”, che libero arbitrio ci sarebbe? Come può esserci fede, dove non c’è alternativa?

Invece la Chiesa paventa, metodicamente e ripetutamente, la distruzione della famiglia, che chissà come mai mai si realizza.

Con questa mia, la invito a cercare si, soluzioni che non portino a strappi, perchè possono (altrochè) diventare dei pericolosissimi boomerang, ma a far bene attenzione a che questo paese libero che è l’Italia (al contrario di quel che si dice in questi giorni sui manifesti “Non c’è Pace senza Libertà”, dove io non vedo la mancanza di libertà ma vedo eccome la mancanza di pace, soprattutto la dove il precedente governo è voluto intervenire al fianco dell’alleato statunitense anche dove questo era probabilmente accecato dal dolore e dal risentimento), non vengano imposte restrizioni fondamentaliste, tanto simili a quelle che ci riproponiamo ogni giorni di combattere (non necessariamente con le armi) in quella polveriera che è il Medio Oriente.

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